Criminalità minorile, dati allarmanti

 In questi ultimi mesi il fenomeno delle baby gang ha subito un’escalation impressionante, sia in Lombardia che nel resto del Paese, connotandosi non più come una forma di disagio sociale, ma come vera e propria criminalità organizzata. Lo ha dimostrato il recente coinvolgimento della Forza Pubblica a Milano, che ha portato allo smantellamento di una rete di ricettazione tra il capoluogo lombardo e la Romania, che vedeva cinquanta minori di origine straniera coinvolti in aggressioni, furti e rapine principalmente in metropolitana. Il Viminale ha confermato che gli arrestati e i fermati, protagonisti di numerosi episodi di violenza, sono giovani e giovanissimi, molti dei quali cosiddetti italiani di seconda generazione. 

Quello delle rapine tra gli under 18 è un elemento in allarmante crescita, come emerge dal Rapporto sulla criminalità minorile in Italia tra il 2010 e il 2022, del Dipartimento di pubblica sicurezza. Le rapine commesse da minori sono aumentate del 65% tra il 2019 e il 2022, le aggressioni con lesioni del 32% e a partire dal 2023 i criminali minorenni stranieri hanno superato per la prima volta i loro coetanei italiani. La microcriminalità sale nelle regioni del Nord Ovest, Lombardia inclusa: +32% tra il 2010 e il 2022, il doppio della media nazionale. Sotto accusa alcuni modelli come quelli forniti dai trapper sui social media.

I dati del Ministero dell’Interno, Direzione Centrale Polizia Criminale, offrono uno spaccato preoccupante: tra il 2022 ed il 2023 il numero di minorenni stranieri denunciati per rapina è aumentato del 10,50%; le estorsioni sono salite del 75%; le risse con lesioni dolorose del 48,55%; le denunce per minaccia del 23%, le denunce per percosse del 19%. Le segnalazioni per danneggiamento della proprietà pubblica o privata hanno subito un picco del 21% nel 2022, il che significa che nessuno viene risparmiato.

Un altro rapporto, steso da Transcrime nell’ottobre 2022, su dati forniti dalle Questure e dai Carabinieri, aveva già evidenziato come la maggioranza delle gang minorili fossero responsabili di atti di bullismo nel 51% dei casi, di risse e percosse nel 73%; di furti in strada nel 40%; di spaccio nel 21%; di atti vandalici nel 44%; di disturbo della quiete pubblica, con conseguente percezione di insicurezza nei cittadini, nel 50% dei casi.


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