Femminicidio di Samarate, per i giudici ci fu premeditazione
Il sospetto omicida di Samarate, Vincenzo Gerardi, ha ammesso davanti al Gip del tribunale di Busto Arsizio di aver ucciso la moglie Teresa Stabile, con la quale era sposato da oltre 20 anni e che aveva chiesto la separazione. L'uomo sostiene di aver ucciso la donna, con quindici coltellate, in un momento di furore, ma i giudici gli contestano la premeditazione dopo aver trovato alcune lettere che l'uomo aveva scritto per i due figli, dalle quali emergerebbe la pianificazione del femminicidio-suicidio.
Commenti
Posta un commento