UFO al tempo dei Longobardi

Gli UFO? Si vedevano già al tempo dei Longobardi, dunque nell'arco di tempo che va dal 568 al 774, e a Bergamo spetta il primato di prima città con manifestazioni anomale. A Bergamo "l'anno 678 per tre mesi continui, videsi una cometa dietro a cui seguì una cosi lunga arsura che per tre anni non cadde mai goccia d'acqua in terra", riferì nel 1617 il frate Celestino, cappuccino orobico, attingendo alle cronache storiche del venerabile Beda, inglese. Che quella cosa nel cielo non fosse una cometa, ma altro (ma del resto, come potevano classificarla, gli antichi?) è intuibile. 

Nel 687, raccontò l'arciprete Giuseppe Ronchetti di Nembro, un altro orobico, che il vescovo di Bergamo, mentre era per strada per raggiungere la Basilica di S. Alessandro Martire, si bloccò di colpo, alzò gli occhi al cielo e disse ai canonici che lo seguivano di aver udito la voce degli angeli che gli dicevano "Ite missa est". Aveva realmente udito gli angeli o c'era qualcosa che volava nel cielo?

"Nel 625 a San Massimo prete, ferito, comparve un angelo e gli disse che il giorno seguente San Michele, con un coro di angeli, sarebbe venuto per portarlo in cielo. E così avvenne". Lo racconta il gesuita padre Felice Girardi nel suo Diario delle cose più illustri seguite nel mondo, edito a Napoli nel 1653, commettendo però un errore: il santo rapito in cielo, Massimo il Confessore, teologo bizantino, morì tre anni prima, il 13 agosto 662, a Lazica nel Caucaso. Questa volta un terrestre fu rapito. Ma dagli angeli o dagli UFO? Interrogativi destinati a restare senza risposta, ma certo è che, nel Medioevo, qualunque cosa strana accadesse, veniva attribuita a Dio o al diavolo. Oggi, per fortuna, le cose sono cambiate...

Nella foto, il sovrano longobardo Rachis in una miniatura dal Codex Matritensis Leges Langobardorum (da Wikipedia). Accanto a lui una figura svolazza in cielo. Solo un demone?

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