La crisi europea penalizza anche i pet
di Stefania Genovese - È recente la notizia che anche in Gran Bretagna paese notoriamente conosciuto per la cura e l'accudimento degli animali d'affezione si stiano verificando numerosi abbandoni nonché violazioni dei diritti degli stessi. Secondo la Rspca, storica associazione inglese per la protezione degli animali, nonostante 26 milioni di persone accudiscano un pet e siano legati a lui da un legame profondo, si sta incrementando anche la rinuncia al proprio pet e la negazione delle cure, proprio a causa dell'incremento delle bollette e delle spese veterinarie.
Questo triste fenomeno purtroppo sta interessando anche altre nazioni europee, per loro stesso retaggio, già non molto aperte e predisposte a riconoscere i diritti degli animali, come i paesi Iberici e francofoni. Ma anche in Italia, purtroppo, la peggiorata situazione economica ha aggravato la situazione. Insomma oggi mantenere un animale domestico garantendogli le dovute attenzioni, sembra stia diventando quasi un lusso e di conseguenza l'abbandono è spesso dietro l'angolo. Dato contrastante al periodo Covid, quando la maggior parte della popolazione europea si era adoperata nella adozione di cani, gatti ecc...
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