Compensazioni per grandi impianti fotovoltaici, termici e biometano
L’aula consiliare di Palazzo Pirelli a Milano ha approvato oggi alcuni Emendamenti firmati dal Consigliere Riccardo Pase, Vicepresidente della Commissione Ambiente, alla nuova Legge di Semplificazione per l’anno 2025, che al suo interno contiene disposizioni di semplificazione amministrativa, organizzativa e procedimentale in diversi ambiti. “Gli emendamenti alla Legge che ho sottoscritto, - spiega Pase - introducono una rilevante novità in materia di compensazioni da riconoscere ai Comuni, a fronte della realizzazione di impianti da fonti rinnovabili. In particolare, i Comuni su cui sorgeranno grandi impianti termici, fotovoltaici o di biometano, potranno ottenere degli indennizzi non inferiori al 3% della valorizzazione dell’energia prodotta durante tutta la vita utile dell’impianto, in relazione alla capacità di generazione dell’impianto stesso. Indennizzi, che potranno raggiungere anche il 4% della valorizzazione dell’energia prodotta, nel caso di impianti di maggiore potenza. Considerando che la durata di vita di questi impianti, è stimata intorno ai 20/25 anni, si tratta di una prospettiva in grado di apportare benefici economici a favore degli enti interessati, che oggi non sono previsti. Con un altro emendamento, inoltre, - conclude Pase - abbiamo anche aggiunto che il valore di tali compensazioni, si aggiunga e non sostituisca, le eventuali compensazioni ambientali definite dall’autorità competente alla VIA; quindi, già stabilite in conferenza dei sevizi durante il procedimento autorizzatorio. Infine, un ulteriore emendamento, stabilisce che dovranno essere rimborsate le spese di istruttoria sostenute dagli enti autorizzativi del procedimento.
"In un momento come quello attuale - conclude Pase - in cui assistiamo al proliferare di impianti in grado di occupare grandi aree e di incidere quindi sulle stesse anche dal punto di vista urbanistico, viabilistico e paesaggistico, ritengo sia doveroso che il comune in cui sorgano questi impianti venga almeno indennizzato e possa usufruire dei benefici di una parte dell’energia prodotta”.
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