L'Iran dice no al nucleare bellico. A parole
La struttura incriminata si chiama Rainbow Site, Saiat rangin kaman in persiano, e opera da almeno dieci anni sotto copertura. Ufficialmente essa è solo un'azienda chimica, la Diba Energy Siba. Ciò nonostante, adesso Teheran si dice antinucleare, in senso bellico.
E' stato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, definendo "inaccettabili" gli armamenti atomici. E lo ha fatto nel bel mezzo dei colloqui con gli Stati Uniti sul programma nucleare di Teheran. Gli Usa pretendono che l'Iran metta fine all'arricchimento dell'uranio, mentre il regime dell'ayatollah Khamenei rivendica il proprio diritto a mantenerlo per scopi civili.
"Se il problema sono le armi nucleari, sì, anche noi le consideriamo inaccettabili", ha detto il ministro in un'intervista televisiva. "Su questi siamo d'accordo con gli americani". Beato chi ci crede.
Nella foto, la base segreta Rainbow Site
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