Altro che due settimane: l'America ha attaccato l'Iran

Aveva promesso due settimane per pensare se intervenire in Iran, il presidente Trump, ma ha mentito. L'America ha attaccato Teheran questa notte, sganciando 12 bombe bunker buster da sei aerei B-2 contro il sito nucleare iraniano di Fordow. E sottomarini statunitensi hanno sparato 30 missili cruise Tlam contro gli altri due siti di Natanz e Isfahan. Ancora, un aereo  B2 ha sganciato due bombe bunker buster  su Natanz. 

"Gli eventi di questa mattina sono oltraggiosi e avranno conseguenze eterne", ha dichiarato il ministro degli esteri iraniano Sayyid Abbas Araghchi denunciando il "comportamento estremamente pericoloso, illegale e criminale" degli Stati Uniti. "L'Iran si riserva tutte le opzioni per difendere la sua sovranità, i suoi interessi e il suo popolo", ha scritto. E missili sono stati lanciati per rappresaglia contro le navi americane ed è stato chiuso lo Stretto di Hormuz. 

Teheran ha fatto sapere di considerare ora un obiettivo militare qualunque cittadino statunitense presente sul  territorio mediorientale. Il riferimento è ai 40mila soldati Usa nella regione araba.

"Dopo l'attacco americano all'impianto nucleare di Fordow, ora tocca a noi", ha avvertito Hossein Shariatmadari, caporedattore del quotidiano integralista Kayhan. ''Senza esitazioni o ritardi, come primo passo dobbiamo lanciare attacchi missilistici contro la flotta navale americana basata in Bahrein e contemporaneamente chiudere lo Stretto di Hormuz alle navi americane, britanniche, tedesche e francesi'', ha fatto sapere. Il messaggio si è concluso con una citazione del Corano, che recita: ''Uccideteli ovunque li troviate''. 

Foto Pixabay

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