In Lombardia arriva il patentino per i cani
''Negli ultimi anni, di fatto, si è rilevato un considerevole incremento di ingressi di cani terrier di tipo bull, molossoidi e altre tipologie di cani impegnativi nelle strutture di ricovero pubbliche e private quali canili sanitari, rifugi e strutture zoofile'', prosegue Anelli; ''si tratta di animali abbandonati, accalappiati, sequestrati o ceduti dai proprietari perché di non semplice gestione o addirittura perché utilizzati in ambienti criminali. Stiamo parlando di tipologie di cani riconducibili a pitbull, american Staffordshire, bull terrier, corsi, dogo argentini, maremmani, malinois e relativi incroci. I problemi legati all'incapacità nel gestire queste tipologie di cani sono innumerevoli, le aggressioni a persone o altri animali procurano spesso lesioni gravi con prognosi lunghe e danni permanenti; altrettanto significativa è la questione della salute fisica ed emotiva dei cani stessi che, una volta entrati nelle strutture di ricovero, si dimostrano spesso problematici, di difficile collocazione e per i quali è’ difficile garantire il benessere. Inoltre, la loro permanenza a vita nei canili, oltre che deleteria per la qualità della vita dei cani stessi, è un aggravio economico per gli enti comunali e per le strutture di ricovero”.
''Per questi motivi, in una situazione che ormai è palesemente emergenziale, ho presentato in Aula Consiliare un provvedimento che introduce molte novità: individua con una specifica “save-list” i cani per cui è necessaria una particolare preparazione per la loro conduzione e gestione, con l'introduzione di un patentino rilasciato dopo un corso formativo obbligatorio strutturato in due moduli, parte teorica e parte pratica; elenca i divieti e gli obblighi dei proprietari e le disposizioni per la riproduzione, la vendita e la cessione dei cani a contrasto delle cucciolate incontollate; prevede campagne di sensibilizzazione pubblica e di informazione scolastica; dispone la registrazione nel Sistema Informativo Identificazione Nazionale degli Animali da Compagnia (SINAC) dei patentini rilasciati e delle valutazioni psico-fisiche dei cani, nonché dei provvedimenti disposti a carico di coloro che si rifiutano di partecipare al percorso formativo obbligatorio; descrive i requisiti strutturali e gestionali delle strutture di ricovero. Il tutto, nel miglior interesse sia delle persone che dei cani stessi'', conclude Anelli.
Foto Pixabay
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