Make America Gangster Again
L'operazione non è stata affatto il successo militare sventolato, dato che c'è il forte sospetto che parte delle strumentazioni per l'arricchimento dell'uranio fossero state preventivamente spostate altrove (evidentemente Teheran non si fidava delle promesse americane e alla fine, pur se colpevoli, hanno avuto ragione). Ma Trump finge di non vedere che il suo attacco non ha minimamente scalfito la leadership di Khamenei. Il popolo non si sta ribellando per cacciarlo. "Non è politicamente corretto usare il termine 'cambio di regime", ha scritto Trump sui social. "Ma se l'attuale regime iraniano non è in grado di rendere l'Iran di nuovo grande, perché non dovrebbe esserci un cambio di regime??? Miga!!!", ha ironizzato alludendo allo slogan del suo movimento politico, "Make America Great Again ("Maga"). Parole pesanti, perché erano le stesse usate nel Ventennio per giustificare le aggressioni nazifasciste contro i popoli che "non erano degni di quel nome".
Il tycoon ride, ma c'è poco da ridere. Perché adesso è entrata in ballo anche la Cina, condannando con fermezza gli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani di Fordow, Natanz e Isfahan, posti sotto la supervisione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), parlando di "una grave violazione del diritto internazionale e della sovranità iraniana". Così Fu Cong, rappresentante permanente della Cina alle Nazioni Unite, durante una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza. Secondo Fu, le azioni degli Stati Uniti aggravano le tensioni in Medio Oriente e colpiscono duramente il regime globale di non proliferazione nucleare. "La Cina è profondamente preoccupata dal rischio che la situazione sfugga al controllo," ha detto; "le vittime finali di tutti i conflitti sono gli innocenti".
E Teheran ha incassato la vicinanza dell'India. Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha duramente condannato gli attacchi statunitensi e israeliani contro le strutture nucleari iraniane, definendoli "un'aggressione diretta e aperta" contro un Paese che opera "nel rispetto delle normative internazionali e sotto la supervisione dell'Aiea". In una telefonata con il primo ministro indiano Narendra Modi, Pezeshkian ha denunciato "una tendenza preoccupante e inaccettabile" per cui "tutte le dichiarazioni su pace, democrazia e diritti umani non sono altro che slogan e inganni".
Trump accusava Zelensky di voler far scoppiare la Terza Guerra Mondiale, ma lui sta facendo la stessa cosa. Veramente si illude che l'Iran, dopo l'attacco (mal riuscito) deporrà le armi?
Nel frattempo Israele fa sapere di aver momentaneamente riaperto l'aeroporto internazionale Ben Gurion per facilitare il rientro di decine di migliaia di israeliani bloccati all'estero. Secondo l'Autorità aeroportuale israeliana (Iaa), i voli in partenza saranno soggetti a un limite massimo di 50 passeggeri per rispettare i nuovi protocolli di sicurezza legati alla minaccia dei missili balistici iraniani.
Foto Wikipedia - Gage Skidmore
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